residential. Adagiata nel dolce paesaggio collinare del Belgio meridionale, in Vallonia, La Micheline è una gîte tradizionale circondata da prati e boschi, ristrutturata di recente. I proprietari, l’artista Anne e il fotografo di architettura Jean-Luc Laloux, hanno curato personalmente i lavori e rimesso del tutto a nuovo una piccola stazione ferroviaria ormai in disuso. L’intervento ha voluto rispettare la personalità dell’edificio, mantenendo una parte dei muri esterni e il pavimento del piano superiore. Le origini rurali della struttura restano così leggibili, gli ambienti sono prevalentemente nudi e i materiali naturali. Prevalgono il legno e la pietra, a cui si contrappongono il cemento e l’acciaio in un armonioso contrasto che dota l’insieme di uno spirito più fresco e “vacanziero”, reso ancora più ludico dalla presenza del ping pong, della pista esterna per la pétanque, la variante francese del gioco delle bocce, e del forno per il pane. Oggi La Micheline è una casa per le vacanze in grado di accogliere fino a nove persone. Al piano terra la cucina è il centro della vita dell’abitazione, con il grande tavolo realizzato con assi di legno e l’angolo bar a sottolineare la convivialità dello spazio. Le enormi vetrate enfatizzano il forte rapporto tra l’interno e l’esterno, dove la terrazza si affaccia sul vasto prato, tuttora attraversato dai vecchi binari del treno. Completano il piano terra tre camere da letto con i rispettivi bagni, dove in piena sintonia con il progetto compaiono i lavabi e la vasca Vieques: la rivisitazione delle antiche vasche da bagno creata da Patricia Urquiola per Agape nel 2008, qui selezionata nella versione XS disegnata nel 2013 con nuove proporzioni e dimensioni ridotte. La scala, infine, porta al piano superiore, un loft di 75 metri quadrati con una piccola cucina, il salone con il camino, il bagno, un’altra camera da letto.L’omogeneità idilliaca dell’intero ambiente – ritmata dai grigi della pietra e del cemento e dai toni naturali del legno – è arricchita dagli arredi, tra i quali spiccano i pezzi di Arne Norell e Kaare Klint, che scelgono colori accesi come l’arancione, il rosso, il viola, e materiali diversi come il cuoio.
Stephan Lebrun
Nato in Belgio nel 1973, la sua formazione in ebanisteria e architettura gli consente di costruirsi i mobili e i progetti che progetta.
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